European Green Deal e turismo sostenibile

European Green Deal e turismo sostenibile

Il 14 gennaio 2020 la Commissione Europea ha annunciato il piano di investimenti European Green Deal (EGD), o come alcuni chiamano Green New Deal,  con l’obiettivo di far raggiungere al continente europeo un impatto zero per il 2050. L’ambizioso progetto mira a fare dell’Europa una potenza all’avanguardia sul fronte dell’economia sostenibile e della lotta al degrado ambientale.

I fondi stanziati vanno a finanziare diverse aree. Tra queste troviamo il settore dei trasporti, che mira a inserire mezzi a ridotto impatto ambientale, e il settore energetico, il quale punta a diminuire il rapporto carbonio-idrogeno durante la produzione di energia. Una parte dei fondi sarà anche investita in nuove tecnologie volte al rispetto dell’ambiente e nella costruzione di edifici a minor impatto energetico.

Sarà presente il Just Transition Fund (fondo di giusta transizione) strettamente rivolto a imprese, persone e regioni che avranno difficoltà nella transizione verso l’economia verde. Il presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha espresso chiaramente le sue intenzioni di lottare per contrastare i cambiamenti climatici. Questo era ciò che preannunciava nel documento “My Agenda for Europe”.

Voglio che l’Europa lotti maggiormente per essere il primo continente ad impatto zero sul clima.

Il momento dei fatti è dunque arrivato. Nella tabella di marcia della Commissione Europea non solo si propone l’attivazione di fondi ma anche di una “Climate law” (Legge sul clima) per azzerare l’inquinamento sul suolo europeo. In questo modo l’Europa abbraccia una svolta ambientalista per la salvaguardia del clima, dell’aria che respiriamo e di tutte le risorse del continente.

“Dal produttore al consumatore” e la strategia sulla biodiversità

Il 20 maggio 2020 sono state presentate, in relazione al Green Deal, due nuove strategie. La prima è  la strategia “dal produttore al consumatore” (Farm to Work Strategy) e la seconda è la strategia dell’Europa sulla biodiversità 2030 (Biodiversity Strategy). 

Il continente europeo con il primo documento va a colpire il settore dell’agricoltura nel quale si propone di ridurre l’uso dei pesticidi del 50%, diminuire l’uso dei nutrienti e fertilizzanti, puntare maggiormente su un’agricoltura di tipo biologico.

L’obiettivo è quello di contrastare l’inquinamento delle risorse naturali garantendo un prodotto più sano e genuino. L’altro proposito è quello di rendere il consumatore più consapevole di ciò che sta mangiando e degli effetti che la sua alimentazione ha sull’ecosistema.

Per fare ciò verranno proposte delle etichette alimentari con maggiori indicazioni sulle qualità nutritive del prodotto e sull’impatto ambientale avuto per la sua produzione.

Nel secondo documento, la strategia dell’Europa sulla biodiversità, il focus è incentrato sulla salvaguardia dell’ambiente naturale. Saranno infatti aumentate le zone protette, sia per quanto riguarda la superficie terrestre che i mari. Verranno inoltre protette quelle foreste antiche e primarie che caratterizzano l’Europa e saranno piantati nuovi alberi. Gli ecosistemi terrestri e marini degradati verranno riqualificati in modo da spingere un ritorno della flora e fauna preesistenti. Il fine ultimo è quello di preservare le biodiversità presenti sul territorio europeo, in modo tale da permettere alla natura di riprendersi i propri spazi.

EGD, un passo verso il turismo sostenibile

Il Green Deal è un piano che intacca molti settori economici, i quali beneficeranno di esso e faranno la propria parte per renderlo possibile. Come ha fatto presente il Segretario Generale dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT), Zurab Pololikashvili, anche il turismo è parte di questo piano. Questa è stata la sua dichiarazione alla Fiera del Turismo di Madrid (FITUR).

Il settore del turismo ha l’obbligo di usare il suo singolare potere per condurre una reazione al cambiamento climatico e assicurarsi una crescita responsabile.

Dunque è necessario fare una riflessione su quali siano gli aspetti positivi dell’European Green Deal sul turismo. Sicuramente la buona riuscita di questo piano andrà ad aumentare il numero delle persone che al classico viaggio frenetico e caotico preferiscono un viaggio sostenibile ed eco-friendly. Come primo punto a favore ci potrà essere quindi un incremento dei viaggiatori consapevoli. Maggiore consapevolezza, maggiori risultati su tutto il fronte. Avere più persone che scelgono viaggi sostenibili giova all’ambiente e rafforza il concetto dell’EGD.

Quando si parla di turismo non si fa riferimento soltanto al fatto di visitare luoghi nuovi ma si parla anche di scoperta di sapori e gusti tradizionali e conoscenza della cultura ospitante. L’European Green Deal a tal proposito va proprio a valorizzare questi due campi. Riscoprire la genuinità di un determinato prodotto è un modo per arricchire l’esperienza di viaggio. Avere la possibilità di assaporare alimenti biologici manipolati secondo le tradizioni locali è un modo per conoscere le tradizioni di una nuova cultura. C’è quindi la possibilità di avere un’esperienza di viaggio completa.

Maggiore consapevolezza

Gli ultimi due elementi che possono subire dei benefici grazie a questa strategia verde attuata dall’European green deal possono essere correlati al mondo dei trasporti e della decontaminazione dei luoghi. L’ambizioso piano vuole dare spazio a mezzi di trasporto non dannosi per l’ambiente, introducendo forme di trasporto più pulite e sane. Questo è un incentivo per il visitatore a spostarsi con mezzi sostenibili. Arricchire il proprio viaggio, dove possibile, con spostamenti in bici o altri mezzi green, è un modo per vivere in maniera più sostenibile la propria vacanza.

Come ultimo punto dobbiamo soffermarci sull’impatto dell’EGD sulla natura. Ci sarà infatti la riscoperta di bellezze naturalistiche fino ad ora abbandonate a sé stesse. Di conseguenza ci saranno nuove mete da visitare e conoscere. La natura riprenderà vigore e il turismo potrà avere nuove meraviglie da ammirare.

Mai come quest’anno si è pensato a quanto il mondo che ci circonda sia un elemento essenziale da proteggere. L’arrivo del virus Covid-19 ci ha messo davanti alla necessità di cambiare le nostre abitudini in favore di comportamenti rispettosi verso l’ambiente. Questo mi porta a fare una piccola riflessione sul tipo di turismo dei prossimi mesi. Il virus ci ha quasi tolto l’opportunità di viaggiare, ridimensionando le nostre idee di viaggio. Abbiamo attraversato un periodo in cui avere la possibilità di fare un viaggio sembrava essere un’utopia. 

Cercando di trovare un lato positivo, penso che in questo particolare momento storico i viaggi sostenibili siano una valida soluzione per saziare la nostra voglia di viaggi. Decidere di andare in vacanza in maniera eco-friendly e responsabile ci può permettere di visitare luoghi nuovi e farlo con consapevolezza e in totale sicurezza. Credo che la parola d’ordine dei prossimi viaggi debba essere sostenibilità, per contribuire ad avere un mondo più pulito e sano.

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