La Sardegna ottiene le cinque vele da Legambiente

La Sardegna ottiene le cinque vele da Legambiente

OLIVER CAMPONOVO SARDEGNA LEGAMBIENTE – I migliori risultati e qualità di persone e luoghi sono facilmente riconoscibili dai premi ottenuti. Se negli sport troviamo trofei di ogni tipo, l’ambiente ha moltissime certificazioni di cui avvalersi. Una di esse è la valutazione della Legambiente, un’associazione che giudica le spiagge sparse in tutta Italia. Con l’estate in arrivo, la Lega ha conferito alla Sardegna il riconoscimento più importante, ovvero le cinque vele su una delle sue splendide spiagge.

Le valutazioni di Legambiente

La Legambiente si impegna a dare valutazioni per moltissime spiagge italiane. Il risultato finale è un numero di “vele” che oscilla da una – voto minimo – a cinque, il massimo per una spiaggia. Tuttavia, le cinque vele sono molto difficili da ottenere.

Infatti le località devono soddisfare diversi criteri suddivisi in sette categorie. La conservazione del territorio, ridurre la plastica monouso, la sostenibilità turistica e la gestione sostenibile sono 4 delle categorie che dimostrano l’attaccamento alla tutela dell’ambiente. Dal primo all’ultimo punto, la valutazione della Legambiente dimostra la sostenibilità di una località balneare.

La classifica rende note le condizioni delle spiagge italiane ormai da più di venti anni. In questa ultima edizione, la Sardegna ha ottenuto un nuovo, importantissimo risultato.

La Sardegna occupa gran parte dei primi posti

Il riconoscimento delle cinque vele in Sardegna spetta all’Area marina protetta della Penisola del Sinis, nel comune di Cabras. Questa è la sesta delle zone sarde premiate con il massimo dei voti (oltre a Baunei, Domus de Maria, Posada, Bosa e Santa Teresa Gallura).

In questo modo la regione sarda si aggiudica un vasto repertorio di posti occupati nella classifica di Legambiente. A partire da Baunei che si trova in seconda posizione nazionale (dopo la Maremma Toscana di Grosseto), fino alla nuova arrivata Penisola del Sinis, che si trova in sedicesima posizione. 

La continua tutela dell’ambiente passa inevitabilmente dal controllo delle spiagge durante il periodo estivo. Grazie alle valutazioni di Legambiente, le località balneari sono molto più propense a tutelare le loro zone.

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