La Svizzera e il problema rifiuti

Dal rapporto dell’Ufficio federale dell’Ambiente Svizzera 2015 si legge che “dal 2000 il consumo interno di materiale è in aumento, uno sviluppo tendenzialmente negativo per l’ambiente”. Sempre da questo documento emerge che dai 5,71 milioni di tonnellate prodotti nel 2013, solo la metà è stata incenerita, il resto riciclato. La Svizzera è tra i leader mondiali in ambito di riciclaggio ma questa cultura, ancora, non compensa l’alto livello di consumi.

La centrale Forsthaus di Berna

La Centrale di Forsthaus è l’unica in Svizzera, dal 2013, a produrre calore ed elettricità, sfruttando tre fonti come legno, rifiuti e gas naturale. Di proprietà della Energie Wasser Bern (EWB), tra le cinque maggiori aziende svizzere che sviluppano corrente elettrica tramite energia idroelettrica e nucleare. A Forsthaus si trattano circa 400 tonnellate di rifiuti urbani, 120.000 tonnellate l’anno, producendo così 63 gigawatt di elettricità e 144 gigawattora di energia per il riscaldamento, praticamente un consumo annuo pari al 3% della popolazione di Berna.

Un miglioramento continuo

La città di Berna cerca di riciclare la maggior parte dei rifiuti tramite l’installazione di punti di riciclaggio, in svariate parti della città quali parchi, fermate del tram, in molte delle scuole. Purtroppo non tutti i rifiuti superano tutti i processi di riciclaggio, molti finiscono all’interno delle maglie della rete. Le Ferrovie Federali Svizzere (FFS) hanno investito una ingente somma di denaro per attuare migliori metodi di separazione dei rifiuti, che hanno portato diversi profitti, in ambito di riciclaggio. 

Per avere maggiori informazioni a riguardo, basta approfondire la lettura all’interno dell’articolo completo, cliccando sul link seguente, Come la Svizzera gestisce i suoi rifiuti.

Viaggiare green scegliendo il percorso a minor consumo

VIAGGIARE SOSTENIBILE - Oltreoceano è già disponibile, e presto lo sarà anche in Italia, la nuova funzionalità di Google Maps che permette di far risparmiare benzina.

I consumi del settore dei trasporti

Risparmiare carburante, di questi tempi, ha effetti benefici sul portafoglio e sull’ambiente. Da maggio 2020, quando il prezzo della benzina ha toccato i livelli più bassi dell’anno, il rincaro è arrivato a + 6,5 euro. In percentuale l'incremento della benzina è del 9,4%, mentre per il gasolio l’aumento è dell'8,9%.

Per quanto riguarda le emissioni di CO2 in Europa i trasporti stradali sono responsabili per il 71,7%. Percentuale che nell’ultima decade è sempre stato in aumento - ad eccezione del 2020 per le conseguenze della pandemia. Dato in controtendenza rispetto a tutti gli altri settori. 

La nuova funzione per viaggiare sostenibile

“Ci sono tre modi per ridurre le emissioni di carbonio in viaggio: evitare gli spostamenti, ad esempio utilizzando strumenti come Google Meet, passare a modalità di viaggio più sostenibili e migliorare l'efficienza di ogni viaggio”. È quello che afferma Adam Elman, Head of Sustainability in EMEA di Google

Il gruppo di Mountain View ha lanciato una nuova funzionalità della famosa app Google Maps che permette agli utenti di ottenere suggerimenti sui percorsi più eco-friendly  e meno dispendiosi in termini di carburante. 

“Oltre a mostrare il percorso più veloce, Google Maps mostra anche quello ottimizzato per ridurre il consumo di carburante e di emissioni - continua Elman. - Nel determinare i percorsi prendiamo in considerazione diversi fattori, come la qualità della strada, la direttività del percorso, le condizioni del traffico in tempo reale e altro ancora. Ora stiamo semplicemente aggiungendo il risparmio di carburante come ulteriore fattore, perché sappiamo che risparmiare sul carburante è importante per gli automobilisti. Il percorso ecosostenibile sta avendo un impatto in tutto il mondo: dal suo lancio negli Stati Uniti, in Canada e Germania, si stima che abbia già contribuito a far risparmiare più di mezzo milione di tonnellate metriche di emissioni di anidride carbonica, equivalenti a togliere dalla strada 100 mila automobili. Speriamo di avere lo stesso impatto anche in Paesi europei come l'Italia”.

Viaggiare in modo sostenibile: cosa ne pensa ChatGPT

La ricerca Sustainable Travel Report 2022 di Booking ha rivelato che nel 2021 sono stati almeno il 46% i viaggiatori che hanno effettuato un viaggio eco-sostenibile, mentre nel 2022 a livello globale sono stati almeno il 78%. Popolare come i viaggi sostenibili è anche la nuova intelligenza artificiale di OpenAI, ChatGPT che ho voluto interrogare sui viaggi sostenibili. Ecco cosa mi ha detto. 

Viaggiare in modo sostenibile secondo ChatGPT

Alla domanda ‘come si viaggia in modo sostenibile’ ChatGPT ci ha risposto con un elenco. 

  1. Mezzi di trasporto pubblico: utilizzare treni, autobus o metropolitane per viaggiare riduce le emissioni di CO2 rispetto all'utilizzo di un'auto privata.
  2. Viaggiare a piedi o in bicicletta: questi sono i modi più sostenibili di viaggiare perché non producono emissioni di gas serra.
  3. Veicoli elettrici: utilizzare auto elettriche o motociclette elettriche è un modo efficiente ed ecologico per viaggiare.
  4. Voli a basso impatto: scegliere di volare con compagnie aeree che utilizzano aeromobili a basso impatto ambientale o che compensano le emissioni di CO2 aiuta a ridurre l'impatto del viaggio sull'ambiente.
  5. Viaggiare con scopi eco-friendly: scegliere di visitare destinazioni che promuovono pratiche sostenibili, come l'agricoltura biologica o le fonti rinnovabili di energia, è un modo per supportare una cultura del viaggio sostenibile.

A questo punto sono rimasto incuriosito dall’ultimo punto e così ho deciso di chiederle un approfondimento su quali sono le destinazioni che promuovono pratiche sostenibili. 

  1. Costa Rica: questo paese è conosciuto per la sua attenzione alla conservazione dell'ambiente e la promozione di fonti di energia rinnovabile.
  2. Islanda: l'Islanda è un'altra destinazione che promuove pratiche sostenibili, come l'utilizzo di geotermia per alimentare la maggior parte delle sue case e imprese.
  3. Bhutan: il Bhutan ha fissato l'obiettivo di diventare completamente carbon neutral entro il 2020 e promuove l'uso di fonti di energia rinnovabile, come l'idroelettricità.
  4. Eolie, Italia: queste isole al largo della costa italiana sono famose per la loro attenzione alla sostenibilità ambientale. Fama derivata dall'utilizzo di fonti di energia rinnovabile e pratiche di agricoltura biologica.
  5. Tulum, Messico: Tulum è una destinazione turistica popolare che promuove un turismo sostenibile, con una particolare attenzione alla conservazione della natura e all'utilizzo di fonti di energia rinnovabile.

Virtual Events Sono Eco-Friendly

Le idee di viaggio ecologiche e sostenibili sono tradizionalmente rivolte al settore dei viaggi di piacere, come le vacanze in famiglia. Tuttavia, gli eventi virtuali e online stanno rispondendo alla crescente necessità di comunicare con nuovi clienti, visitare le operazioni di 'outstation', migliorare il ROI e costruire una collaborazione di squadra che ha spinto le aziende a cercare soluzioni sicure, economiche e consapevoli del benessere climatico e sociale globale. Le aziende stanno esplorando modi per ridurre la loro impronta di carbonio utilizzando metodi alternativi per incontrare i clienti e fare networking, in particolare attraverso metodi alternativi e tecnologici.

La varietà di esperienze digitali lascia spazio a tutti i tipi di eventi, che vanno dalle semplici attività online come (webinar, conferenze, scenari di team building e seminari per i dipendenti) ai più complessi eventi 3d Virtual che simulano una situazione reale come quella di una fiera, di una fiera, di una fiera o di una presentazione di prodotti. Alcuni degli aspetti più degni di nota di un evento virtuale sono i distinti vantaggi che offrono sia al nostro ambiente fisico che a quello sociale.

A mio parere, questo è forse uno degli argomenti più convincenti per andare online e virtuale.

L'evento online più popolare

Anche se a molti un evento online e un evento virtuale possono sembrare la stessa cosa, ci sono alcune distinzioni fondamentali tra i due. L'evento online più popolare è un'ambientazione simile a una conferenza (webinar) che viene proiettata in digitale e comporta una semplice interfaccia web-based che permette alle persone di ascoltare un presentatore via webcam/web audio e di interagire facendo domande, partecipare a chat dal vivo o rispondere a domande sotto forma di sondaggi e sondaggi.

Mentre un evento virtuale è essenzialmente un evento fisico replicato online, che coinvolge persone che interagiscono in un ambiente virtuale 3D. "Gli eventi virtuali sono tipicamente altamente interattivi, spesso con l'obiettivo di creare un'esperienza il più possibile simile alle loro controparti fisiche".
Con queste marcate differenze, ogni tipo di evento risponde a un'esigenza o a un obiettivo specifico sia per i produttori di eventi che per i partecipanti.

È per loro natura che gli eventi virtuali sono sia ecologici che sostenibili, e questo è uno dei motivi principali per cui le fiere, le esposizioni e i seminari virtuali stanno guadagnando popolarità. I tre elementi principali che lasciano una profonda impronta di carbonio per un evento aziendale in loco e fisico sono l'alloggio, i viaggi e il catering - in quest'ordine. Secondo le statistiche, il tipico evento virtuale con circa 2.500 partecipanti riduce le emissioni di carbonio di circa 3.300 tonnellate - che equivale al consumo elettrico di oltre 550 case in un anno.

Un Sito "virtuale" si Elimina Molti Servizi e Spese

Spostando un evento da un sito fisico a un sito "virtuale", si elimina la necessità di molti servizi e spese. Gli alloggi che si trovano vicino alle sale congressi in loco o a un complesso fieristico di solito non sono ecologici e sono grandi consumatori di elettricità e acqua. Gli aerei costituiscono la maggior parte di tutti i piani di viaggio a lunga distanza, con un'enorme impronta di carbonio. Il catering e il consumo di cibo non includono solo l'impronta di carbonio della materia prima, ma forniscono anche sottoprodotti di scarto come la plastica. Anche se non fa parte delle spese di viaggio, una fiera virtuale elimina anche altri tipi di sottoprodotti di scarto. Per esempio, una fiera o un'esposizione media può consumare oltre 35.000 pezzi di carta - basti pensare a tutte le brochure che vengono distribuite e poi prontamente gettate via.

Uno dei modi più potenti in cui tutte le aziende possono avere un impatto sulla loro impronta di carbonio è quello di esaminare il loro calendario di viaggi ed eventi e di passare ad eventi virtuali e online 3d come validi sostituti di eventi in loco e fisici, fiere, fiere, mostre commerciali ed esposizioni. Oltre a ridurre l'impronta di carbonio, un evento virtuale garantisce un ambiente sicuro e sano, espande il mercato oltre i confini tradizionali, le lingue e le fasce orarie e, sono convenienti dal punto di vista del budget - ampliando l'attrazione di potenziali clienti. Gli eventi virtuali sono destinati a diventare parte integrante dei nostri piani aziendali, poiché sempre più aziende si sforzano di diventare socialmente responsabili.

ONU: l'accordo per proteggere gli oceani

Il 4 marzo è stato raggiunto un importante accordo nella sede dell'ONU di New York dopo quasi vent'anni di discussioni. L'accordo riguarda la conservazione e l'uso sostenibile della biodiversità marina in aree al di fuori delle giurisdizioni nazionali, ovvero le acque oltre le 200 miglia marine dalla costa che non sono coperte dalla zona economica esclusiva degli Stati.

Cosa prevede l'accordo Onu per gli oceani

Il Trattato d'Alto Mare prevede l'assegnazione di maggiori fondi per la conservazione dell'ambiente marino e disciplina l'accesso e l'uso delle risorse marine. Ciò che rende davvero speciale questo accordo è l'obiettivo ambizioso di fare rientrare il 30% degli oceani del mondo in aree protette entro il 2030, assicurando così una maggiore protezione per le creature marine e la loro habitat. Questo accordo rappresenta un passo importante verso un futuro più sostenibile e ci incoraggia a tutti a fare la nostra parte nella protezione e conservazione del nostro pianeta blu.

Il lavoro però non è ancora finito: I Paesi aderenti dovranno riunirsi di nuovo per formalizzare l'accordo e definire le modalità di implementazione. Fortunatamente, l'UE si è già mossa per supportare l'accordo, impegnandosi ad investire ben 40 milioni di euro per garantire che gli Stati aderenti ratifichino e applichino questo importante accordo. Questo è un segnale di grande speranza e ci dà fiducia che l'accordo diventerà presto realtà, portando a un futuro più verde e sostenibile per tutti noi.

Trattato Alto Mare per rispettare l'Agenda 20230

Questo accordo è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 e del Quadro globale per la biodiversità di Kunming-Montreal, che prevede di proteggere un terzo della biodiversità mondiale, sia sulla terra che in mare, entro il 2030. Firmato durante la COP15 a Montreal lo scorso dicembre, l'accordo di Kunming-Montreal mira a proteggere il 30% della biodiversità del nostro pianeta e a ripristinare il 30% degli ecosistemi marini e terrestri, con l'obiettivo di fermare la distruzione degli ecosistemi entro la metà del secolo.

La sostenibilità degli eventi ibridi

EVENTI IBRIDI SOSTENIBILITÀ – Gli ultimi eventi hanno portato il settore fieristico a uno stop forzato, ma a breve torneranno a svolgersi regolarmente. La soluzione usata finora consisteva nello sfruttare la tecnologia per mantenersi comunque uniti nonostante le distanze. Anche se adesso non è più necessaria una vera e propria sostituzione, la tecnologia può aiutare gli eventi ad aumentare la loro sostenibilità. Questa è la novità degli eventi ibridi, la nuova frontiera che farà crollare i consumi degli eventi convenzionali a favore di un nuovo modo di sostenere l’ambiente.

Cosa sono gli eventi ibridi?

Gli eventi ibridi rappresentano la novità del settore: si tratta di unire l’evento fisico e convenzionale a una parte digitale. Cosa significa esattamente? In che modo il digitale dovrebbe aiutare le fiere?

Quando parliamo di una parte digitale, vogliamo intendere una soluzione che permetta di partecipare a un evento ibrido attraverso un computer o uno smartphone. In altre parole, avrete l’occasione di partecipare all’evento nella sua versione digitale nel caso in cui non possiate raggiungere la sede fisica.

Gli esempi più tipici per creare eventi ibridi sono la diretta streaming e le piattaforme virtuali 3D. Con una diretta streaming è possibile includere una trasmissione live del proprio evento per permettere alle persone da casa di diventare spettatori attivi. Invece, la piattaforma virtuale 3D offre un luogo virtuale che può riprodurre la sede fisica o proporne una completamente nuova. Al suo interno potrete trovare decine di stand e svariati modi per mettervi in contatto con le aziende partecipanti.

In tutto questo, per quale motivo un evento ibrido dovrebbe migliorare la sostenibilità?

Perché gli eventi ibridi migliorano la sostenibilità?

Un evento per come tutti lo conosciamo è sicuramente un’ottima occasione di incontro per persone, professionisti e aziende: ma quanto a sostenibilità? Qual è il loro impatto sull’ambiente? È necessario rivedere la loro organizzazione?

Pensate che in un evento convenzionale dobbiamo tenere conto dei consumi per l’allestimento, gli spostamenti di ogni persona, i loro alloggi e i consumi energetici. Mettendo a confronto un evento in presenza della durata di 3 giorni con un evento virtuale concluso nelle stesse tempistiche, il risultato è sbalorditivo. Nell’evento fisico, l’emissione di CO2 calcolata per ogni persona è di 1.153.291 kg; un evento virtuale ne produce 16.798 Kg a persona.

Gli eventi ibridi, di conseguenza, possono diventare un valido compromesso tra le due parti: potrebbero ridurre drasticamente le emissioni di CO2. Perciò il progresso degli eventi ibridi non è solo in ambito tecnologico, ma anche in fatto di sostenibilità.

Advepa Communication e l’impegno nella sostenibilità

In Italia ha sede un’azienda leader nel campo della tecnologia virtuale 3D. Advepa Communication viene da una storia di esperienza nel mondo delle fiere in presenza e ha riportato queste conoscenze da oltre 10 anni anche nel settore delle fiere, degli eventi e degli expo virtuali. L’esperienza pluriennale di Advepa ha permesso che i propri prodotti si integrassero alla perfezione con la realizzazione di eventi fisici, così da dar vita ai più performanti e sostenibili eventi ibridi. Non solo, con il tempo il loro lavoro si è indirizzato verso una fruizione degli eventi virtuali sempre più sostenibili.

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Gli eventi ibridi saranno affidabili?

EVENTO IBRIDI – L’anno trascorso ha lasciato un segno indelebile sul settore fieristico, impedendo per lungo tempo di reincontrarsi in occasioni uniche. Adesso si intravedono i primi segnali di riapertura e con questi dei progressi tecnologici sbalorditivi. Tuttavia, sembra che ci siano ancora diversi organizzatori intimoriti dai nuovi passi avanti negli eventi. Stiamo parlando degli eventi ibridi, il futuro del settore che permetterà di congiungere nuove tecnologie all’esperienza dei visitatori. Grazie ad alcune statistiche capiremo il motivo per cui possiamo riporre la nostra fiducia.

L’evento ibrido: uno stravolgimento?

La prossima svolta negli eventi sarà l’evento ibrido, un ottimo incontro tra l’evento fisico, vero e proprio, con la tecnologia. Per tecnologia intendiamo molte soluzioni, tra cui la diretta streaming dell’evento per rendere gli interessati più distanti degli spettatori e la piattaforma virtuale 3D.

Come succede sempre con l’innovazione, alcuni si rivelano piuttosto timorosi di procedere. “Evento ibrido”: probabilmente questo termine fa pensare a un prodotto completamente trasformato rispetto all’evento convenzionale. In realtà la tecnologia raggiungerà obiettivi nuovi che non intaccheranno lo svolgimento dell’evento fisico.

Per esempio, i visitatori della piattaforma virtuale 3D saranno “aggiunti” rispetto ai visitatori della sede. In altre parole, le persone continueranno senza alcun problema ad arrivare all’evento fisico e non si convertiranno improvvisamente al digitale.

Statistiche e testimonianze sull’evento ibrido

Per cercare di darvi un’idea chiara di cosa significa avere di fronte un evento ibrido “affidabile”, esistono delle statistiche che possono trasmettervi proprio questa sensazione. Prima di tutto, le aspettative sulla presenza degli eventi ibridi in futuro: è evidente che siano destinati a rimanere. Il 97% delle persone intervistate ritiene che vedranno molti più eventi ibridi organizzati nel 2021.

Inoltre troviamo conferma a ciò di cui parlavamo poco fa, riguardo all’influenza tra i due tipi di pubblico. Il 57% delle persone preferisce partecipare alla parte fisica di un evento ibrido: perciò l’evento virtuale, piuttosto, servirà a promuovere l’evento convenzionale. La voglia di tornare al tipo di coinvolgimento che tutti ci ricordiamo rimarrà intatta.

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Riciclaggio, Italia ricicla 73% di imballaggi

OLIVER CAMPONOVO RICICLAGGIO IMBALLAGGI – La tutela dell’ambiente va a braccetto con il riciclaggio senza ombra di dubbio. Se vogliamo prenderci cura del nostro pianeta, il materiale che produciamo e continuiamo a usare senza sosta deve ridursi ed essere riutilizzato il più possibile. Questo è uno degli obiettivi fissato dall’Unione Europea e l’Italia può ritenersi ben oltre le aspettative sugli imballaggi. La sostenibilità delle aziende passa anche dal riciclo, come ne è ben consapevole Oliver Camponovo.

Il riciclaggio nel 2020

I dati sul riciclaggio pubblicati dal Conai riguardanti il 2020 lasciano senza fiato. Nonostante le aspettative fossero già alte a causa del lockdown che ha causato innumerevoli chiusure e di conseguenza meno produzione, i progressi sono esorbitanti.

Partiamo dal numero più alto: il 73% delle confezioni immesse nel mercato sono state rigenerate e reinserite in commercio. Si tratta di 3,3 punti percentuali in più rispetto all’anno scorso: non solo, è molto più alto dell’obiettivo europeo fissato al 2025.

Infatti l’Unione Europea ha stabilito una percentuale minima di imballaggi riciclati per ogni Paese membro. L’Italia ne ha riciclati il 73% e la percentuale fissata è del 65% entro il 2025: ci troviamo senza dubbio in una situazione eccellente.

Aspettative di gran lunga superate

Le aspettative prefissate dall’Unione Europea sono di gran lunga superate: gli imballaggi in Italia sono per la maggior parte riciclati. Il presidente del Conai Luca Ruini ha affermato che questo risultato va ben oltre le prospettive del Consorzio stesso.

La previsione si attestava al 71% di riciclaggio degli imballaggi, ed era ritenuta anche troppo ottimista. Inoltre il miglioramento riguarda tutte le regioni italiane, sia al nord che al sud. Tra gli Stati europei, lo Stivale è secondo solo alla Germania.

Il tasso di riciclaggio dell’anno scorso è il più alto mai registrato nel nostro Paese. In questo modo, la miglior tutela dell’ambiente è sempre più di casa in Italia. I sostenitori di questo pensiero, come Oliver Camponovo, vi ringraziano.

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Idrogeno verde per rispettare il piano dello sviluppo sostenibile

IDROGENO VERDE SVILUPPO SOSTENIBILE – Il nostro pianeta da anni ci fa facendo scontrare tutto lo sfruttamento a cui lo abbiamo sottoposto senza nessuna remora. Le conseguenze dei cambiamenti climatici, del disboscamento e dell’edilizia scellerato sono sotto gli occhi di tutti. Ancora però abbiamo il tempo per correre ai ripari e cercare nuove vie da percorrere per coesistere pacificamente con tutto ciò che ci circonda. Tra queste, quelle maggiormente studiate oggi riguardano le nuove fonti di energia sostenibili. In particolar modo la speranza è riposta nell’idrogeno verde come soluzione per uno sviluppo sostenibile.

L’attenzione delle istituzioni per lo sviluppo sostenibile

 

“Uno dei grandi passi avanti degli ultimi anni è l’appoggio delle istituzioni per i progetti sostenibili. – riflette Oliver Camponovo – I primi protocolli di qualche anno fa non hanno mai trovato un forte riscontro come in questo periodo”

Come afferma Oliver Camponovo, analista finanziario sensibile ai temi della Rivoluzione Verde, non solo i singoli cittadini, ma anche le istituzioni stanno sempre più ponendo l’attenzione verso uno sviluppo sostenibile. Un esempio sono L’accordo di Parigi sul clima e l’Agenda 2030 stilata dall’ONU, che prevede 17 goals da raggiungere entro appunto il 2030. Entrambe le proposte sono state approvate e sottoscritte da numerose nazioni, che così facendo si sono impegnate ad attuare politiche di cambiamento e attuamento in tutti i comparti dell’economia.

Un grande interesse per l’idrogeno verde come strumento per uno sviluppo sostenibile

In tutto il mondo, dall’Asia all’America, si stanno sviluppando nuove fonti di energia a partire dalle risorse già esistenti. Particolare attenzione è posta da tutti sull’idrogeno e il suo impiego come carburante verde. Anche in europa si stanno svolgendo numerosi studi. Per esempio il consorzio North2 di Equinor, Gasunie, Groningen Seaports, RWE e Shell Nederland, sta sviluppando il più grande progetto di idrogeno verde in Europa. Tali ricerche sono importantissime, specialmente per il comparto dell’industria pesante.  Se infatti, in molti ambiti economici, l’energia rinnovabile potrà sostituire i combustibili fossili, per le industrie come la siderurgica, chimica e di materiali da costruzione si ha bisogno di idee come l’idrogeno verde per attuare uno sviluppo sostenibile.

“L’obiettivo comune è quello di creare una grande produzione di idrogeno verde utilizzando energia eolica offshore. Fino a 4 gigawatt entro il 2030, infatti, che realizzeranno uno degli obiettivi fissati dall’accordo sul clima olandese. Ma l’ambizione va oltre. North2 vuole aumentare a più di 10 gigawatt entro il 2040. Per allora, la produzione di idrogeno verde, che inizialmente sarà prodotta a Eemshaven e successivamente anche in mare aperto, sarà pari a circa 1.000.000 di tonnellate all’anno, riducendo le emissioni di carbonio di oltre 8-10 megatoni all’anno. Sostenuta dall’autorità provinciale di Groninga, la North2 non esclude che altri partner seri si uniscano al progetto più avanti” Questo è il progetto di North2.

Deloitte e lo studio di fattibilità

Deloitte offre servizi di Audit & Assurance, Consulting, Financial Advisory, Risk Advisory, Tax e Legal a clienti del mondo pubblico e privato appartenenti a molteplici settori. Questa agenzia vuole realizzare il progetto di North2 di includere nuovi partner alla loro ricerca, per questo si sta occupando di compiere uno studio di fattibilità che sosterrà una decisione finale d’investimento nel 2024. Lo studio verrà condotto su queste basi:

Per saperne di più sull‘Agenda 2030 ONU

Società certificate per viaggi sostenibili

OLIVER CAMPONOVO SOCIETÀ SOSTENIBILI – La responsabilità per la salute del nostro pianeta ricade sempre più su di noi, ogni giorno che passa. Le scadenze previste dagli esperti si avvicinano e noi dobbiamo mantenere l’impegno di convertire ogni nostra abitudine per agire nel nostro piccolo. Anche i viaggi ne saranno influenzati e già adesso abbiamo l’esempio di società sostenibili nel mondo turistico. Diamo uno sguardo al tema grazie all’interesse di Oliver Camponovo.

Le certificazioni sulla sostenibilità

Le società turistiche possono ottenere una certificazione che attesti la loro sostenibilità. Questa è data dalla B Corporation, una compagnia che ha l’obiettivo di diffondere vari standard per rendere il mondo più sostenibile. Per distribuirlo nelle società del turismo hanno stilato una tabella per la valutazione in cui le attività possono ottenere fino a 200 punti, ma si tratta di una sfida difficilissima. Servono 80 punti per ricevere la certificazione e dimostrare di essere una società sostenibile a tutti gli effetti.

Il periodo che stiamo attraversando sta certamente mettendo in difficoltà il settore dei viaggi. Ognuno di noi deve rendere conto a delle restrizioni che non gli permettono di esplorare il mondo. Ma un lato positivo di tutto ciò esiste: il turismo compie i primi passi per raggiungere una maggiore sostenibilità. Questa tendenza è tangibile nei viaggiatori da tempo e finalmente potranno cominciare a realizzare il loro viaggio sostenibile e ideale.

Alcuni esempi di società sostenibili

Le società sostenibili certificate dalla B Corporation sono ancora poche nel mondo. Questo accade per due motivi: la tendenza alla sostenibilità deve ancora consolidarsi nel settore, inoltre il loro metodo di giudizio è davvero rigido. Pare che non sia semplice ottenere un buon voto secondo la loro tabella: per esempio, un bellissimo cottage in Costa Rica che si trova all’interno di un Parco Nazionale ha ottenuto 121,5 punti. Questo punteggio non si avvicina al massimo, ma è uno dei più alti che possiamo vedere in circolazione.

Altrimenti troviamo un’agenzia di viaggi di volontariato in Nuova Zelanda, anzi l’unica agenzia. Infatti essa è la sola compagnia di viaggi di volontariato a possedere la certificazione della B Corporation con 93,7 punti.  Le società sostenibili sono presenti e anche affermate, tuttavia sono alla ricerca di abbastanza viaggiatori da fare della sostenibilità uno standard del turismo. Oliver Camponovo è tra questi: analista finanziario nella vita, appassionato di viaggi sostenibili nel tempo libero.

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